Midsommar: Un viaggio in una setta Svedese

Regista: Ari Aster

Anno di uscita: 2019

Nazionalità: Stati Uniti d’America, Svezia

Genere: Horror, drammatico, thriller

Durata: 148 minuti

Trama: Una giovane coppia americana fa una vacanza in Svezia, in occasione di un noto festival di mezza Estate. L'evento si trasforma ben presto in un incubo sinistro quando gli abitanti del luogo rivelano la loro vera natura.

“Midsommar” è uno degli horror più affascinanti che io abbia mai visto negli ultimi anni –ed io sono una grande appassionata di film horror-.

Questo film esplora tematiche sociali e psicologiche molto importanti quali le relazioni tossiche, la depressione, la manipolazione mentale, e la “rinascita” dopo l’annichilimento totale dell’individuo.

Il film spiega molto bene le dinamiche presenti in una setta, come questa lavora, come attira nuovi membri a sé e li manipola fino a quando queste persone entrano a far parte della setta e non sono più in grado di scappare.

Non c’è alcuna differenza tra le dinamiche malsane messe in atto da una setta e le dinamiche tossiche presenti in una coppia. In entrambi i casi, c’è una vittima e un carnefice, solamente il contesto è diverso.

Sicuramente, una sola visione non è sufficiente per comprendere l’intero iceberg di questo film.

L’estetica del film è molto particolare. Lo spettatore è catapultato in questo Eden Svedese; un piccolo villaggio sperduto nella Svezia, dove non vi è traccia di tecnologia e modernità. I personaggi sono circondati dalla natura, antiche tradizioni e pace… una pace apparente che verrà spezzata dopo un sanguinoso e macabro rituale che farà comprendere ai personaggi di trovarsi all’inferno.

Niente è bello come sembra.

Consiglio questo film a tutti coloro che amano gli horror psicologici e amano riflettere su temi profondi e complessi della vita.

Il film è diviso in due parti principali: la prima in cui si analizza la psicologia e il trauma della protagonista e la seconda parte si svolge in Svezia dove la protagonista si lascia affascinare dalla piccola comunità svedese che la accoglie.

Il film contiene scene violente e scioccanti, quindi potrebbe non essere adatto alle persone più sensibili.

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